Smontare, ricostruire con armonia con una nuova visione: questa è per noi creatività.
Henri Poincaré è l’ultimo grande sapiente dell’Ottocento e il primo scienziato del Novecento. Francese, matematico, fisico, astronomo e filosofo della scienza. Precursore della teoria della relatività e dodici volte candidato al premio Nobel (che non vince mai), racconta la propria esperienza e il proprio pensiero sulla creatività e sui processi mentali che generano intuizioni creative nel 1906.
All’interno di una raccolta di Saggi “Scienza e metodo” riesce a configurare la definizione di creatività forse più soddisfacente fra le moltissime formulate fino ad oggi.
In sintesi, Poincaré definisce la creatività come capacità di unire elementi preesistenti in combinazioni nuove, che siano però utili, e che il criterio intuitivo per riconoscere l’utilità della combinazione nuova è “che sia bella”.
Ovviamente non sta parlando di bellezza in senso strettamente estetico, ma di qualcosa che ha a che fare con l’eleganza così come la intendono i matematici: armonia, economia dei segni, rispondenza funzionale allo scopo.
Ma una “produzione di nuove combinazioni utili” come lo si ottiene?
Attraverso un processo che prevede l’unione di elementi preesistenti rimontati con armonia per dare loro un nuovo significato.
La definizione di creatività come costruzione di combinazioni utili che sfruttano elementi esistenti è molto interessante e sfata quel luogo comune secondo il quale le nuove idee nascono dal nulla.
Nulla nasce dal nulla ma il processo creativo, per funzionare, deve essere costruito tra armonia ed equilibrio.
È davvero possibile allenarsi a diventare creativi?
Forse si ma per diventare dei designer professionisti occorre vincere la resistenza al cambiamento e alla paura del nuovo riuscendo ad andare oltre i nostri schemi abituali.
Verifica tutto ciò a cui credi. Non dare mai per scontato una verità. Non esiste l’assoluto, non esiste “è così”, esistono correnti di pensiero, religioni, filosofie, credenze. Ogni cosa per te scontata, è stata verificata da qualcuno che non sei tu, dunque, prendila in considerazione, ma non affezionarti.
Ogni tua convinzione, ha una sua esatta opposizione, dunque, ogni verità, non è mai universale.
Quindi se hai una d’idea creativa difficilmente, oggi come oggi, sarà assolutamente nuova ma funzionerà se smontandola la rimonterai con una nuova visione.