La Venere di Botticelli delle polemiche: che cosa sta succedendo alla campagna del Ministero del Turismo?
Venereitalia23: la virtual influencer italiana ci piace, o non ci piace? Sembrerebbe proprio di no, ma…
Non si placano le polemiche in merito alla campagna pubblicitaria Open to Meraviglia, fortemente voluta dal ministero del Turismo e Daniela Santanchè, ministro del Turismo, la quale mira a valorizzare le bellezze d’Italia, quindi la promozione turistica del nostro Paese.
“L’italia è una porta aperta sulla meraviglia” da questo concept, che nasce solido e con molto potenziale – nato da un’idea del Gruppo Armando Testa, è stata sviluppata tuttavia (a nostro modesto parere!), una campagna banalotta e un po’ svilente. Si poteva fare molto di più!
Per l’occasione è anche stato lanciato il restyling del logo del Ministero del Turismo che ora appare come una finestra tricolore che si apre al mondo. Un rebranding che riflette nel logo lo stesso claim “Open to meraviglia” che è promessa di sorprese per il visitatore ed inconfondibile accoglienza made in Italy. E qui invece ci siamo, ragazzi: tutto coerente, immediato, pulito… ben fatto.
Contemporaneamente, però, il tentativo di fare della Venere di Botticelli una sorta di influencer contemporanea – “venereitalia23” – ha suscitato discussioni e numerosi meme online. Si è cercata una strada che potesse parlare alle nuove generazioni, offrendo loro una figura nella quale riconoscersi. Un’idea che tuttavia ha scatenato l’ilarità generale sul web: fatto che evidenzia un ponte generazionale inesistente tra organi politici e giovani.
L’impatto estetico e concettuale dell’influencer Venere di Botticelli al centro del progetto, non ha convinto nessuno, o quasi.
E per la promozione?: un errore dietro l’altro.
Dal video promozionale in cui si vede un gruppo di amici brindare in quella che sembra essere una scenografia ripresa in Italia. Ma!, come riportato su FB da Massimiliano Milic – della casa di produzione Terroir films, le scene in realtà sono state girate in una cantina in Slovenia e scaricate dalla piattaforma straniera Artgrid; alla campagna d’affissione con immagini di Shutterstock, insieme con una pagina Instagram e un progetto web che trova il suo spazio sul sito ufficiale Italia.it (il dominio www.opentomeraviglia.it è stato registrato da un’azienda di marketing del Mugello – di Filippo Giustini – la quale lo ha acquistato per la cifra irrisoria di 4,99 euro… ma davvero al Ministero nessuno ha pensato di blindarlo!?? Per di più la versione del sito in tedesco è anche stata tradotta in modo più che letterale… Google translate, forse?),
si è disperatamente cercato di fare l’occhiolino a quei Paesi che hanno un rapporto molto stretto con l’Italia, in particolare con la loro audience giovane.
Se ci saranno riusciti lo dirà il tempo.
Per il momento quello che sappiamo è che il totale dell’investimento previsto da Enit per tutta la campagna primavera/estate e autunno/inverno è di 9 milioni di euro (!!) e si svilupperà su tutti i principali mercati internazionali, con intensità sulla base dei flussi turistici. Circa la metà dell’investimento (4,5 milioni) si concentrerà sui principali hub aeroportuali internazionali, con il video promozionale che sarà diffuso sui voli Ita Airways, e sulle stazioni ferroviarie europee.
La presenza di un QR code localizzato per paese, permetterà un forte richiamo a Italia.it che è l’obiettivo finale della campagna, al di là del traffico che verrà generato su Instagram. Circa 4 milioni di euro saranno investiti sull’ecosistema digitale internazionale (come programmatic, social, Google ADS, media digitali) con campagne crossmediali internazionali, sempre al fine di sviluppare traffico sul portale Italia.it. I restanti 500.000€ sono con ogni probabilità il costo della campagna e della sua gestione e distribuzione.
Insomma: al di là dei giudizi più o meno estetici e di concetto, con questi numeri almeno uno shooting foto/video, un bravo traduttore e un revisore dei testi si potevano trovare.
Voi che ne dite?